La Teoria dell'elasticità è lo studio del comportamento statico e dinamico dei corpi deformabili, elastici.
Allo scopo di semplificare la trattazione analitica del problema, si possono introdurre varie ipotesi semplificative, ed i particolare
gli spostamenti cui i corpi sono soggetti sono piccoli;
le deformazioni sono piccole;
la risposta del materiale è lineare.
Le ipotesi di piccole deformazioni e piccoli spostamenti sono tra loro indipendenti; quando vengono assunte entrambe si parla di teoria infinitesima dell'elasticità. Quando tutte le tre ipotesi vengono accettate si parla di teoria lineare dell'elasticità (nota anche come teoria dell'elasticità lineare); il carattere lineare della teoria si riflette sulla linearità delle equazioni differenziali di campo che ne regolano la sua formalizzazione matematica.
La durezza è un valore numerico che indica le caratteristiche di deformabilità plastica di un materiale. È definita come la resistenza alla deformazione permanente.
Le prove di durezza determinano la resistenza offerta da un materiale a lasciarsi penetrare da un altro (penetratore). Esistono diverse scale per misurare la durezza dei materiali. Le più usate sono:
Brinell
Vickers
Rockwell
Mohs
Le prove di durezza si eseguono con macchine provviste di penetratori con forme diverse e con diverse metodologie.
La resistenza elettrica è una grandezza fisica che misura la tendenza di un conduttore di opporsi al passaggio di una corrente elettrica quando è sottoposto ad una tensione. Questa opposizione dipende dal materiale con cui è realizzato, dalle sue dimensioni e dalla sua temperatura. Uno degli effetti del passaggio di corrente in un conduttore è il suo riscaldamento (effetto Joule).
La resistenza è data dalla:
dove:
R è la resistenza tra gli estremi del componente misurata in ohm
V la tensione a cui è sottoposto il componente, misurata in volt
I è la corrente che attraversa il componente misurata in ampere