Hai visto su Youtube dei non motori che non funzionano a magneti.
Il loro inventori non hanno spiegato come hanno fatto superare i Principi fondamantali di conservazione dell'energia.
Chi ha una infarinatura tecnico scientifica aspetta che uno di questi dispositivi sia messo a disposizione su un banco prova dotato di freno calibrato: ci sono a disposizione banchi che misurano dal watt fino a quelli che misurano le centinaia di megawatt.
Chi ha una infarinatura di management domanda se sulla loro invenzione si giocherbbero metà dei loro averi.
Addendum.
La moto he hai mostrato nel film ha un motore elettrico sincrono ad elevatissimo rendimento in quanto il magnetismo di campo è creato da magneti permanenti e non consuma energia elettrica per la creazione del campo magnetico. Per l'alimentazione del motore si usa energia elettrica a frequenza e tensione variabile per mezzo di un inverter.
Questo è il metodo dagli anni '80 conosciuto per il massimo rendimento industriale di conversione dell'energia elettrica in movimento meccanico. SI possono raggiungere in condizioni operative, al di là del renimento delle batterie, rendimenti del 90-92% e forse anche più con tensioni di lavoro del centinaio di volt, con l'uso nell'inverter di mosfet di potenza a bassissima Rdson, frequenze di commutazione non troppo alte, filtri in ferrite con traferro per eliminare i picchi di commutazione, con il ridurre al minimo l'energia dissipata nello snubber che protegge i mosfet all'apertura della commutazione. I circuiti più performanti sono in push pull, avendo a disposizione mosfet che resistano a circuito aperto a tensione doppia e più della tensione di alimentazione.
Pe la regolazione di giri si varia la frequenza, per la regolazione di coppia la corrente (tensione) o con un preregolatore chopper fra batteria e inverter o con criteri di swithing dell'inverter che cambiano tra i bassi e gli alti regimi, forse oggi si riesce a fare in un campo di regolazione unico, ai miei tempi non si riusciva.