Il passaggio di stato di una sostanza solidio-liquido oppure liquido-gas
avviene con assorbimento o cedimento di una certa quantità di calore detto calore latente:
di fusione (solido-liquido) di evaporazione (liquido -gas)
tale calore latente viene assorbito dalla sostanza durante il passaggio a temperatura maggiore (da solido a liquido) o da (liquido a gas)
mentre vene ceduto per i passaggi di stato inversi (da liquido a solido) o da gas a liquido.
I gas liquefatti sotto pressione (g.p.l. in bombole) per passare allo stato di gas/vapore [fenomeno che avviene spontaneamente portandoli a pressione atmosferica - cioè aprendo la bombola] occorre che assorbano il calore latente di evaporazione.
Ed allora i casi sono due:
- o questo calore glielo somministri riscaldandoli
- oppure se lo prendono dall'ambiente circostante
questo secondo evento è quello a cui ti riferisci
ed in effetti viene sottratto calore proprio alla stessa massa del liquido che va ad evaporare e che a sua volta pretende di riceverlo dalla bombola metallica e poi ancora dall'aria circostante che raffreddandosi in corrispondenza delle pareti del recipiente o di altri organi fa condensare l'umidità fino a farla brinare sotto forma di vero e proprio ghiaccio.
Se la quantità di gas in evaporazione è bassa (poco consumo) allora la quantità di calore latente richiesto è anch'essa bassa e l'aria esterna riesce a forniglielo progressivamente senza che si avverte il fenomeno del ghiacciamento.
Maggiore è la quantità di gas che evapora in tempo breve e maggiore è il calore che risucchia ed il raffreddamento del contenitore è più evidente - per elevatissime quantità di evaporazione( oppure se il contenitore è talmente isolato da non poter assorbire calore esterno), la temperatura della massa del liquido si abbassa a tal punto da entrare in equilibrio criogenico e l'evaporazione stessa si arresta.
ciao m.