Domanda:
mi spegate bene che cosa è la fisica quantistica??? 10 punti al migliore?
anonymous
2007-09-02 14:00:35 UTC
mi spegate bene che cosa è la fisica quantistica??? 10 punti al migliore?
Tredici risposte:
Ariel
2007-09-02 14:33:25 UTC
Immagina uno scivolo metallico, liscio e senza asperità: è questa una superficie CONTINUA.

Immagine ora una scala, con i suoi gradini: questa è una superficie QUANTIZZATA.



Entrambe le superfici possono essere usate per salire, ma con una sostanziale differenza: sullo scivolo tu puoi salire quanto vuoi, anche di semplici e casuali frazioni di millimetro.

Sulla scala no: se ogni scalino è alto 15 cm. tu potrai salire solo di 15 cm in 15 cm. , nè più nè meno, e qualsiasi dislivello tu dovessi raggiungere sarebbe obbligatoriamente un multiplo di 15 cm.



Verso la fine dell'800 era lo scivolo il riferimento mentale per l'energia ( e anche per la massa, ma non complichiamoci la vita ): si pensava cioè che, non avendo massa, l'energia potesse essere prodotta o consumata in quantità qualsiasi.



Max Plank invece scoprì che tutte le quantità di energia erano dei multipli di una costante minima fissa: la COSTANTE di PLANK, "v" - nu greca - nelle formule.



L'energia non è continua, è bensì QUANTIZZATA.



Da questa scoperta si procedette a cascata: si scoprì, ad esempio, che la luce visibile e tutte le altre onde elettromagnetiche - radio, microonde, infrarossi, ultravioletti, x e gamma - si presentano sotto forma di pacchetti, detti anche QUANTI o FOTONI, con precise caratteristiche fisiche ed energetiche. La formula è "E=hv", dove "E" è l'energia che si vuole conoscere, "h" la lunghezza d'onda del fotone, "v" la costante di Plank, valore incredibilmente piccolo ma ben preciso e determinato.



Tenendo poi conto del fatto che - Einstein insegna - la massa o materia non è altro che un elevatissimo concentrato di energia (E=mc2), ti lascio immaginare a quale universo di scoperte hanno poi portato i quanti.



La Fisica Quantistica studia i fenomeni che coinvolgono il mondo degli oggetti piccolissimi, come gli elettroni, i protoni e le loro infinitesime espressioni energetiche.



Per altre - migliori - informazioni puoi cercare, oltre a Max Plank, Albert Einstein, Erwin Schrodinger e Werner Heisenberg. Forse, meglio ancora, "Il libro di fisica" di Isaac Asimov.



Buone cose, e buona serata.



.
?
2014-08-04 12:04:06 UTC
in parole semplici il quanto o quantum sarebbe l'energia sprigionata a livelli micro e non macro il principale sarebbe il fotone il fotone come tutti sanno e' un bosone e piu in basso vi sono altri tipi energetici di diversa intensita' tutti in pacchetti discreti per l'esattezza,in passato avevano tentato con l'elettrone che sarebbe irreversibile facendolo passare su un buco nero,usando H2 facendo parte anchessi nella teoria delle stringhe.
metalgear90
2007-09-03 10:45:07 UTC
è una ramo della fisica...x maggiori info vai su www.wikipedia.it e cerca fisica quantistica
Geronimo
2007-09-03 06:32:53 UTC
Feynman ha scritto tanti bei libri divulgativi ..compratene uno e leggitelo!!! es. puoi leggerti QED oppure "letture sulla fisica".

PS

Se non capisci la meccanica quantistica spiegata da Feynman allora stai sicuro che non la capirai mai!!!!!

...

Per la ragazza di nome katie holmes....la meccanica quantistica e la fisica quantistica non sono la stessa cosa!!!!
don dokken
2007-09-03 04:54:34 UTC
la fisica quantistica è la generalizzazione delle possibili teorie classiche.... tranne che per quella di einstein... in pratica è il caos quantico... ciao
dreamers_ball
2007-09-03 00:32:34 UTC
Credo che nessuno riesca a spiegarti la meccanica quantistica in answer...Posso solo dirti che essa si occupa del comportamento delle particelle atomiche e subatomiche... a livello macroscopico invece i suoi effetti sono trascurabili...

Se hai delle conoscenze di base..tipo equazioni differenziali in matematica e fisica classica puoi approfondire l'argomento su internet (anche su wikipedia..).. altrimenti per poter apprezzare qualcosa di concreto devi prima dedicarti alla matematica ( a livello universitario) e alla fisica (a livello universitario)... se non ti è passata la voglia...in bocca al lupo!!!
Luigi 74
2007-09-02 21:33:34 UTC
Mi sa che pretendi troppo! Ti posso solo dire che, quando le dimensioni dell'oggetto di cui si vuole studiare il moto, sono confrontabili con il raggio di un atomo (un centimilionesimo di centimetro) le leggi di Newton (ad esempio) non valgono più, e vanno sostituite con altre. Appunto quelle della meccanica quantistica. Non c'è spazio per approfondire l'argomento. Se ti interessa, e se il numero della tua sigla si riferisce al tuo anno di nascita, intanto comincia con lo studiare la meccanica Newtoniana, e poi, al momento giusto, passerai alla quantistica, alla quantistica relativistica, ed eventualmente alla teoria delle stringhe (se sarà ancora in auge).
noirfabi
2007-09-02 21:30:09 UTC
la fisica tradizionale si basa sulla percezione dell'uomo,su quello che possiamo vedere,toccare o sentire.la fisica quantistica va oltre a questo,non si basa sulle nostre percezioni ma sulla realtà assoluta.ad esempio noi vediamo il mondo in un modo,il cane o un'altro animale lo vedono in modo diverso.la quantistica studia propio ciò che noi non percepiamo perchè magari dove noi vediamo una casa nella realtà ci può essere qualcos'altro che noi non vediamo ma invece un'altro animale si.quindi la fis quanti è una scenza assoluta e "vera" perchè si basa solo ed esclusivamente sulla realtà
anonymous
2007-09-02 21:07:54 UTC
La meccanica quantistica, o fisica quantistica, è un ramo della fisica con numerose applicazioni sia sperimentali che teoriche. Gli effetti della meccanica quantistica a livelli macroscopici non sono generalmente apprezzabili, in quanto diventano evidenti solo per scale atomiche o subatomiche; inoltre, essa fornisce una generalizzazione di tutte le teorie classiche, esclusa la teoria della relatività, e dà un'accurata descrizione di molti fenomeni precedentemente inspiegabili come la radiazione di corpo nero e la stabilità degli orbitali degli elettroni.
hakonelf
2007-09-02 21:07:54 UTC
leggi qui

http://it.wikipedia.org/wiki/Fisica_quantistica
anonymous
2007-09-02 21:57:59 UTC
la conoscono tutti , anche in panetteria, infatti quando ritirano il pane dicono

quanto fa ?
anonymous
2007-09-02 21:09:30 UTC
Meccanica quantistica Teoria fondamentale della fisica moderna, detta anche teoria dei quanti perché assume il concetto di "quanto" nella descrizione delle proprietà dinamiche delle particelle subatomiche e delle interazioni tra radiazione e materia. Le basi della meccanica quantistica furono poste dal fisico tedesco Max Planck il quale, nel 1900, ipotizzò che l'energia venisse emessa o assorbita dalla materia sotto forma di piccole unità indivisibili chiamate appunto quanti. Fondamentale per lo sviluppo della teoria è stato inoltre il principio di indeterminazione, formulato nel 1827 dal fisico tedesco Werner Heisenberg, secondo cui la posizione e il momento di una particella subatomica non possono essere determinati contemporaneamente.



La fisica prima della nascita della meccanica quantistica



Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX alcuni risultati sperimentali misero in dubbio la completezza della meccanica newtoniana. In particolare, l'insieme delle righe spettrali ottenute dall'analisi della luce emessa da gas incandescenti o da gas sottoposti a scarica elettrica era in disaccordo con il modello atomico di Ernest Rutherford. Lo studio dello spettro del corpo nero e dell'effetto fotoelettrico suggeriva che la radiazione elettromagnetica avesse un duplice comportamento (ondulatorio e corpuscolare) durante i processi di interazione con la materia.



Inoltre l'assenza di una base molecolare per la termodinamica si rispecchiava in andamenti dei calori specifici non giustificabili alla luce della teoria classica.



La formulazione di Planck del concetto di quanto



Il primo passo verso lo sviluppo della nuova teoria fu l'introduzione da parte di Planck del concetto di quanto nell'ambito degli studi sulla radiazione di corpo nero condotti alla fine del XIX secolo. (Il termine corpo nero indica un corpo o una superficie ideale capace di assorbire tutta la radiazione incidente). I grafici sperimentali ottenuti dall'analisi dell'emissione di radiazione elettromagnetica di un corpo incandescente erano infatti in disaccordo con le previsioni teoriche della fisica classica.



Planck, dopo aver determinato una relazione matematica che interpolasse correttamente le curve sperimentali, cercò un modello fisico che potesse giustificarne la forma. Egli ipotizzò che l'interazione tra radiazione e materia avvenisse per trasferimento di quantità discrete di energia che chiamò quanti, ciascuno di energia pari a hu, dove u rappresenta la frequenza e h il quanto d'azione, il cui valore è ora noto come costante di Planck.



Il contributo di Einstein



Il passo successivo nello sviluppo della meccanica quantistica si deve ad Albert Einstein. Egli ricorse al concetto di quanto introdotto da Planck per spiegare alcune proprietà dell'effetto fotoelettrico, il fenomeno per cui una superficie metallica colpita da radiazione elettromagnetica emette elettroni.



Contrariamente alle previsioni della teoria classica secondo cui l'energia degli elettroni emessi doveva dipendere dall'intensità della radiazione, le osservazioni sperimentali mostrarono che l'intensità della radiazione incidente influiva sul numero di elettroni emessi ma non sulla loro energia; questa risultò invece dipendere dalla frequenza della radiazione: all'aumentare della frequenza aumentava l'energia degli elettroni emessi. Inoltre, in corrispondenza di frequenze inferiori a un valore critico, non si osservava alcuna emissione di elettroni. Einstein spiegò questi risultati descrivendo il fenomeno come un insieme di urti tra i quanti di energia radiante e gli elettroni del metallo: durante l'urto un quanto cede tutta o parte della sua energia a un elettrone del metallo provocandone l'estrazione; essendo poi l'energia del quanto proporzionale alla frequenza della radiazione, ciò avviene anche per l'energia dell'elettrone emesso.



L'atomo di Bohr



Nel 1911 Rutherford analizzando i risultati sperimentali ottenuti dallo scattering di particelle alfa su atomi di oro, formulò il suo celebre modello atomico; esso prevedeva che gli elettroni con carica negativa ruotassero intorno al nucleo denso e positivamente carico come pianeti intorno al Sole. Tuttavia secondo la teoria elettromagnetica classica di James Clerk Maxwell, un elettrone orbitante intorno a un nucleo dovrebbe consumare progressivamente la sua energia emettendola con continuità sotto forma di radiazione elettromagnetica fino a collassare sul nucleo; l'atomo di Rutherford risulterebbe di conseguenza instabile. Due anni dopo Niels Bohr propose un nuovo modello che prevedeva che gli elettroni occupassero orbite fisse ben determinate; inoltre ogni cambiamento di orbita da parte di un elettrone corrispondeva all'emissione o all'assorbimento di un quanto di radiazione.



La teoria di Bohr diede risultati corretti per l'atomo di idrogeno, ma per atomi con più di un elettrone si rivelò problematica. Le equazioni per l'atomo di elio portarono risultati in disaccordo con i dati sperimentali; inoltre per gli atomi più complessi erano possibili solo soluzioni approssimate.



Meccanica ondulatoria



Nel 1924 Louis-Victor de Broglie estese alla materia il concetto del dualismo onda-corpuscolo messo in evidenza per la radiazione elettromagnetica e suggerì che le particelle materiali potessero assumere un comportamento di tipo ondulatorio in determinate situazioni. La prova sperimentale di questa affermazione venne dopo pochi anni quando Clinton Joseph Davisson e Lester Halbert Germer mostrarono che un fascio di elettroni diffuso da un cristallo produce una figura di diffrazione simile a quella ottenuta dalla diffrazione di un'onda. La concezione ondulatoria della materia portò il fisico austriaco Erwin Schrödinger a formulare l'equazione d'onda per descrivere le proprietà ondulatorie di una particella e la sua evoluzione a partire da uno stato iniziale.



L'equazione di Schrödinger, a eccezione di pochi casi particolari che meriterebbero una discussione a parte, ammette solo un numero discreto di soluzioni, dette autofunzioni; esse sono espressioni matematiche in cui compaiono i cosiddetti numeri quantici, cioè dei parametri il cui valore dipende da grandezze caratteristiche del sistema, come ad esempio l'energia o il momento angolare. L'equazione per l'atomo di idrogeno diede risultati in sostanziale accordo con quelli di Bohr e venne risolta con successo anche per l'atomo di elio. Inoltre confermò sul piano formale il principio di esclusione enunciato da Wolfgang Pauli nel 1925, secondo cui due elettroni non possono essere specificati dallo stesso insieme di numeri quantici.



Meccanica delle matrici



Parallelamente allo sviluppo della meccanica ondulatoria di Schrödinger, Heisenberg propose, con la collaborazione di Max Born ed Ernst Pascual Jordan, un nuovo metodo di analisi basato sul calcolo matriciale (Vedi Teoria delle matrici; Algebra lineare). Ogni osservabile fisica associata a una particella corrisponde a una matrice; inoltre lo stato o l'evoluzione di un sistema sono determinati dalle soluzioni di equazioni matriciali. La teoria di Heisenberg fornì gli stessi risultati della meccanica quantistica ordinaria e permise una descrizione più completa di alcuni fenomeni.



Significato della meccanica quantistica



Poco tempo dopo Schrödinger dimostrò che la meccanica ondulatoria e la meccanica matriciale sono formulazioni diverse ma equivalenti della meccanica quantistica. Entrambe purtroppo sono estremamente complicate dal punto di vista algebrico e matematico, anche per un sistema semplice come l'atomo di idrogeno; tuttavia accanto alla descrizione formale completa è spesso possibile un'analisi qualitativa soddisfacente capace di fornire, anche se in modo approssimato, le principali informazioni sul sistema.



Secondo il punto di vista della meccanica quantistica il nucleo è circondato da una serie di onde stazionarie, ciascuna rappresentante un'orbita. Il modulo elevato al quadrato dell'ampiezza dell'onda in ogni punto e a un certo istante fornisce la probabilità di trovare l'elettrone in quel punto e in quell'istante. Non si parla più quindi di posizione dell'elettrone, ma di probabilità che l'elettrone occupi una data posizione.



Il principio di indeterminazione



L'impossibilità di identificare con esattezza la posizione di un elettrone in un certo istante fu analizzata da Werner Heisenberg che nel 1927 enunciò il principio di indeterminazione. Tale principio afferma l'impossibilità di determinare contemporaneamente con precisione la posizione e il momento di una particella. Si dice quindi che la conoscenza della posizione e della velocità di una particella sono complementari; in altre parole, i fisici non possono misurare la posizione di una particella, senza alterarne la velocità.



Risultati della teoria quantistica



La meccanica quantistica ha risolto tutti i problemi della fisica dell'inizio del XX secolo, ha accresciuto il livello di conoscenza della struttura della materia e ha fornito una base teorica per la comprensione della struttura dell'atomo e del fenomeno delle righe spettrali: ogni riga spettrale corrisponde all'energia di un fotone emesso o assorbito quando un elettrone compie una transizione da un livello energetico a un altro. Anche la conoscenza dei legami chimici è stata completamente rivoluzionata. La fisica dello stato solido, la fisica della materia condensata, la superconduttività, la fisica nucleare, e la fisica delle particelle elementari sono fondate sui principi della meccanica quantistica.



Sviluppi ulteriori



Negli anni Trenta l'applicazione della meccanica quantistica e della relatività speciale alla teoria dell'elettrone (Vedi Elettrodinamica quantistica) ha permesso al fisico britannico Paul Dirac di formulare un'equazione in cui comparisse anche la variabile di spin dell'elettrone; l'equazione di Dirac prevedeva su base teorica l'esistenza del positrone, poi provata sperimentalmente dal fisico statunitense Carl David Anderson.



L'applicazione della meccanica quantistica nel campo della radiazione elettromagnetica permise di spiegare molti fenomeni, come per esempio il Bremsstrahlung, cioè la radiazione emessa dagli elettroni rallentati durante la penetrazione nella materia, e la produzione di coppie (la formazione di un positrone e di un elettrone da parte di radiazione sufficientemente energetica). Essa condusse però anche al problema della divergenza: alcuni parametri, come la massa e la carica nude dell'elettrone risultano infiniti nelle equazioni di Dirac. (I termini massa nuda e carica nuda si riferiscono a elettroni che non interagiscano né con la materia né con la radiazione; in realtà gli elettroni interagiscono sempre con il proprio campo elettrico). Questo problema è stato parzialmente risolto negli anni 1947-49 in un programma chiamato di rinormalizzazione, sviluppato da Sin Itiro Tomonaga, Julian S. Schwinger, Richard Feynman e Freeman Dyson. La teoria della rinormalizzazione ha reso notevolmente più accurati i calcoli sulla struttura atomica.



Prospettive future



La meccanica quantistica ha permesso la descrizione del mondo microscopico inaccessibile con i mezzi forniti dalla meccanica classica e ancora oggi fornisce la base concettuale fondamentale per ogni sviluppo nell'ambito della fisica moderna. Tuttavia lo studio di problematiche particolari, come la divergenza nell'elettrodinamica quantistica o gli effetti dei processi di misurazione ha suscitato animate discussioni sulla completezza della teoria (Vedi Disuguaglianza di Bell).



Proprio come la meccanica newtoniana venne corretta dalla meccanica quantistica e dalla relatività, molti scienziati sono convinti che anche la teoria quantistica sia destinata a subire profonde modifiche negli anni a venire. Ad esempio, sussistono gravi difficoltà per conciliare la meccanica quantistica e la teoria del caos, che iniziò a svilupparsi negli anni Ottanta. Fisici teorici come Stephen Hawking stanno tuttora cercando di elaborare un sistema che comprenda sia la relatività sia la meccanica quantistica.
tony montana
2007-09-02 21:09:08 UTC
bo?????????


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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