Ma non diciamo assurdità!!!!!
La ricarica di un accumulatore richiede caratteristiche di stabilità e costanza nel tempo che un condensatore non può fornire.
Per ricaricare un comune accumulatore al piombo devi fornire una corrente di carica pari a circa 1/10 della corrente nominale dell'accumulatore (espressa in Ah, ossia quantità massima di corrente erogabile per un'ora continuativa) per un tempo di circa 10 ore ed una tensione che decresce linearmente verso 0.
Per farti un esempio, se la batteria della tua macchina eroga 45 Ah dovrai ricaricarla per 10 ore a 4,5 A con una tensione di 13,8 V decrescente.
La curva di scarica di un condensatore su un circuito RC (devi interporre una resistenza tra i due capi del condensatore, altrimenti ottieni un corto circuito che scarica completamente il condensatore in un'unica scintilla) segue una legge esponenziale.
In particolare, la corrente di scarica è pari a (Tensione iniziale/Resistenza del circuito)*e^(-t/T), dove t è il tempo trascorso dall'inizio della scarica e T è la costante di tempo RC.
Esplicitando i valori puoi notare che, già dopo un tempo t pari a RC, la corrente di scarica è scesa di un fattore pari a 1/e.
Facciamo un esempio pratico:
Hai un condensatore da 1000microFarad ed una resistenza da 1 MegaOhm. La costante RC è pari ad 1 secondo, dunque dopo 1 secondo di tempo la tua corrente di scarica è già scesa da 13.8V/1MOhm=poco meno di 14 microAmpere a 14microAmpere/e=circa 5 microAmpere.
La resistenza di un accumulatore scarico si aggira intorno al MOhm e cresce man mano che la carica aumenta (per questo motivo la tensione di carica diminuisce).
Per avere una costante RC pari a 10 ore (36.000 secondi) ed una corrente di almeno 4,5 Ampere, dovresti utilizzare un condensatore da 36000 microFarad caricato a 450 V continui e che quindi deve poter sopportare una tensione di picco di almeno 600-700 V (450*radq(2)). Dunque dovresti collegare in parallelo 36 condensatori da 1000 microFarad - 1000 V.
Inoltre dovresti ridurre la tensione ai capi dell'accumulatore dai 450 V con cui hai caricato il condensatore ai 13,8 che ti servono per la carica e questo porterebbe inevitabilmente ad un consumo extra di corrente.
Senza contare che la carica dei condensatori ti richiede comunque un allacciamento elettrico, oltre che un trasformatore elevatore dai 220 V della rete agli oltre 600 necessari per avere una tensione efficace di 450 V.
Ergo: ti costa di meno comprare un normale caricabatterie e pagare qualche centesimo di corrente all'ENEL.
Ciao
J.
Hai ragione, non volevo dare la patente di assurdità alla tua domanda (legittima ed apprezzabile come tutte le domande che, evidentemente, sono poste da chi non sa e chiede perché vuole sapere) ma alla risposta affrettata di Bowman che a colpo sicuro risponde "Chiaro che si".
Bisogna prima analizzare il problema e poi fornire una risposta che tenga conto di tutti i parametri in gioco.
La conoscenza non si misura dalla velocità di risposta ma sulla completezza dei contenuti. Le gare di velocità facciamole sulla playstation, ché almeno lì non fanno danni.
Ciao
J.
No, Nanni
Gli starter per auto (Booster) utilizzano lo stesso sistema che si usa per far accendere il flash della macchina fotografica utilizzando le pile da 1,5 V.
C'è una piccola batteria che alimenta un circuito oscillatore ad onda quadra, il quale carica un condensatore in alta frequenza (in questo modo la batteria dura di più, altrimenti si esaurirebbe dopo 1-2 cariche del condensatore). Dopodiché la tensione presente ai capi del condensatore viene stabilizzata ed utilizzata per dare lo spunto alla batteria esaurita per quei pochi secondi necessari all'avviamento del motore.
Ciao
J.
No, Barry.
Nessuna spocchia. Leggiti bene i miei chiarimenti successivi.
Io sono una persona modesta ma mi piace dire le cose come stanno (vedi le mie repliche - anche dirette a te - in altre domande, tipo quella sui W e J e quella su E=mc2).
Un generatore Tesla? Dovrei avere qualcosa tra i vecchi giornali di elettronica.....non garantisco nulla, era roba vecchissima e forse li ho buttati.
Ti so dire
Ciao
J.