Le centrali nucleari non producono emissioni di gas serra,
A parte avere come scarto le scorie radioattive e a richiedere di tanto in tanto del nuovo "combustibile atomico(uranio arricchito)" in pratica non hanno scambi con l'esterno se non in termini di calore ed energia elettrica.. il "fumo" che si vede uscire dalle grosse torri(torri evaporative) è vapore acqueo, infatti quelle torri hanno la funzione di dissipare calore.... lo fanno facendo evaporare acqua.. ma per non consumarne troppa il "laghetto" dove l'acqua evapora è sormontato dalla torre in modo che parte del vapore ricondensi e ricada...
Inoltre il vapore che finisce alle turbine viene si riscaldato da calore proveniente dal nocciolo, ma senza un contatto diretto altrimenti diventerebbe radioattivo, allora esiste un circuito primario che "trasporta il calore" dal nocciolo al vapore, in questo circuito circola anidride carbonica perchè ha la caratteristica di non "trasportare" la radiazione.
Se non fosse così, cioè se le centrali nucleari avessero emissioni non sarebbe stato possibile ad esempio realizzare i sottomarini nucleari, che devono le loro caratteristiche notevolmente superiori a quelli normali proprio all'indipendenza del loro motore dall'atmosfera(sia per attingere ossigeno che per "buttare" i gas combusti).
Caso analogo è nel settore spaziale, dove esistono satelliti e sonde equipaggiate con piccoli reattori nucleari.
Il vapore di cui parlo è per il semplice raffreddamento, anche altre centrali termiche in generale(nel senso che trasformano in elettricità l'energia proveniente da una fonte qualsiasi di calore, una fiamma, un "nocciolo", ma anche dal sottosuolo o dal calore del sole) lo producono nella stessa quantità(a parità di potenza generata) se usano lo stesso sistema di raffreddamento, e anche le centrali geotermiche ne producono (anche l'eventuale solare termoelettrico) .
Nel caso di combustione di idrocarburi(ma il carbone non è un idrocarburo) invece viene prodotto del vapore anche dal processo di combustione in sè ( più è corto l'idrocarburo e più il rapporto fra vapore ed anidride carbonica sarà grande, si passa da 2 moli di vapore e 1 di anidride carbonica per ogni mole di metano a rapporti che tendono a diventare 1:1 con l'allungarsi dell'idrocarburo).
Eventualmente si può anche dissipare calore in altro modo(senza far vapore), quel modo non è l'unico, e come è facile intuire su sottomarini e satelliti di sicuro non si usa quel sistema...il calore si può anche dissipare con scambiatori di calore usando ad esempio aria o acqua...ad esempio ricordo che da noi una centrale termoelettica vicina al Po' usava l'acqua del fiume(ovviamente il risultato è che ributti l'acqua dentro il fiume di qualche °C più calda) solo che l'altra estate con l'abbassarsi del livello del fiume ha rischiato(o forse è anche successo) di restare a secco e di dover essere spenta, mentre per fare la stessa cosa con l'aria temo servirebbe uno scambiatore un filino esagerato. Stesso sistema sarà usato da navi e sottomarini che non rischiano di restare a secco. I satelliti invece devono usare radiatori che dissipino calore per semplice irraggiamento.