Allora, cerca di seguire il discorso:
La Relatività NASCE perché un fatto RIPETUTAMENTE constatao non è spipegabile nella meccanica classica:
Cioiè immaginati FERMO ed un altro osservatore viaggia a (v = 0,5 c) diciamo verso destra.
DA DESTRA arriva un raggio di luce a velocità "c", l'osservatore che gli sta ANDANDO INCONTRO (secondo la meccanica classica) dovrebbe vederlo passare a (V = 1,5 c).
Invece LUI lo misura a (V = c) ma ANCHE TU, che sei fermo,lo misurin a (v = c).
Se entrambi misurate UGUALE una velocità (uno spazio diviso un tempo) che DOVRESTE invece misurare diversa, (ovviamente il raggio di luce è lo stesso per tutti e due), vuol dire che i vostri STRUMENTI DI MISURA (metro e cronometro) DEVONO essere diversi.
Cioè il METRO ed il CRONOMETRO di quello in moto a velocità (V = 0,5c) devono essere TALI che LUI legga "c" anziché (1,5c).
Quindi per lui il TEMPO deve scorrere più lentamente e lo SPAZIO deve essere più corto.
Nel SUO secondo la luce copre una distanza "c" ma nello stesso SUO secondo (visto da te) per TE copre una distanza "0,5c". Quindi il TUO tempo (visto da lui) deve scorrere più velocemente del suo
Se hai seguito fin qui, fammelo sapere, e continuiamo.
Ciao
P.S. Ok, allora andiamo avanti:
Il discorso è che il soggetto VELOCE vive in un Universo completamente diverso da quello in cui vive il soggetto FERMO.
Ti faccio il più classico degli esempi:
un NUONE, particella insignificante generato in laboratorio, vive un tempo brevissimo. In questo tempo, TEORICAMENTE, a velocità "c" dovrebbe percorre qualche centinaio di metri, non di più.
Invece, generato nell'alta atmosfera da urti di raggi cosmici che lo fano viaggiare a velocità prossime a "c", arriva al suolo, percorrendo DECINE di km.
Il fatto è che LUI vive sempre lo stesso tempo, ma VISTO DA NOI vive molto più a lungo, abbastanza da arrivare a terra.
Ma, (puoi pensare), LUI dovrebbe rendersi conto di vivere di più, se riesce a fare più strada.
NO, perché LUI, la Terra, non la vede distante 30-40 km, ma le vede distante 200 metri, quindi pensa:
"Campo poco, ma il suolo è vicino, e faccio in tempo ad arrivarci".
Cioè una particella velocissima HA un suo tempo e VEDE un suo spazio che non hanno niente a che vedere col nostro.
OGNUNO
Ha il suo tempo ed il suo spazio, i nostri coincidono perché siamo praticamente fermi.
Il tempo e lo spazio degli orologi atomici del GPS che sono in orbita, marciano a ritmi DIVERSI da quelli che sono a terra, e quindi il sistema GPS DEVE tenerne conto, altrimenti fornisce posizioni sbagliate.
Tutti questi discorsi paiono senza senso perché noi, DA SEMPRE, crediamo nel concetto espresso da Newton:
Il Tempo scorre, uguale per tutti, indipendente da chi lo misura.
Lo Spazio c'è, uguale per tutti, indipendentemente da chi lo misura.
Oggi questo "ruolo" di sacralità ed invarianza non è più dello spazio e del tempo, ma della velocità della luce.
Sappimi dire se sono stato chiaro, poi vediamo di scrivere ancora qualcosa.
Riciao
P.P.S. Allora. ESCLUSO viaggiare a "c", diciamo "quasi a c" verso una stella lontana 10 anni luce: Tu la vedi PIU' VICINA, la vedi (per esempio) a DUE anni luce di distanza, e ci arrivi in poco più di due anni TUOI. Tu INVECCHI di due anni, dormi 730 volte, mangi 1460, hai vissuto DUE anni.
Quello fermo a terra, se ti guarda, ti vede arrivare alla stella dopo poco più di 10 anni, e LUI invecchia 10 anni.
Se tu ti fermi sulla stella e poi RIPARTI nelle stesse condizioni verso terre, VIVI altri due anni, vedi la Terra lontana due ani luce, ci arrivi in due dei TUOI anni, mentre quello a Terra ti vede arrivare in 10.
TU sei invecchiato di poco più di quattro anni, lui di poco più di venti.
Ecco qua.
Riciao