Domanda:
Antenne o Ripetitori della Tim / Telecom...fanno male?
Luca*
2009-11-27 13:23:51 UTC
Salve a tutti..
tra di voi c'è qualche Antennista, qualche Fisico...o qualche scenziato nel campo delle onde elettromagnetiche?
Bè, io vicinissimo da casa mia ho un ripetitore per telefonia mobile della Telecom (a 100 metri di distanza) in cui le antenne che emanano le radiazioni sono puntate verso casa mia e leggermente inclinate verso il basso....
volevo sapere quanto sono a rischio e che metodi di precauzione posso adottare???
Perfavore aiutatemi...
Quattro risposte:
anonymous
2009-11-27 13:30:49 UTC
Anche io c' ho l' antenna della radio a 50 metri da casa mia ma è una non molto grande; in 5 anni che ci vivo vicino non mi hanno mai fatto male. Quella vicino a te credo che sia molto grossa e quindi emette più radiazioni (che in grande quantità). Comunque non credo che possano nuocerti alla salute.



CIAO!
?
2017-02-08 07:52:41 UTC
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Se l'uomo sente il suo membro troppo piccolo, questo può avere effetti negativi sulla sua mentale situazione e vita sessuale. Cosi non passa molto tempo che il Partner si accorga che con il proprio compagno qualcosa non va.
buppi
2009-11-28 03:34:40 UTC
la presenza delle antenne di telefonia mobile è un fatto che preoccupa la stragrande maggioranza delle persone, ma ti posso assicurare che più antenne ci sono e meglio è! ti spiego perchè. immagina di dover illuminare un campo da calcio con una lampadina posta al centro. se vuoi che il campo sia illuminato bene in ogni punto dovrai usare una lampada molto potente. le persone ai bordi del campo avranno una buona illuminazione, ma quelle che si trovanoal centro sono accecate dalla troppa luce

se invece usi un migliaio di lampadine di minor potenza da porre una ogni metro quadro per esempio, allora otterrai un'ottima illuminazione del campo senza che nessuno sia accecato!



la stessa cosa viene fatta con le antenne. se ne mettono tante cosicchè ognuna possa emettere onde elettromagnetiche a piccole potenze. a meno che tu non abiti in cima ad uno di quei monti pieni di antenne allora non dovresti avere problemi. soprattutto se dici che sono inclinate verso il basso vuol dire che sono destinate ad emettere in un'area abbastanza ristretta. se il loro campo di azione è piccolo, per il discorso fatto prima, vuol dire che la potenza emessa è piccola.



per le antenne della telefonia inoltre la situazione non può essere altrimenti per un altro motivo. ogni antenna ha un numero massimo di utenti collegabili. quindi nei centri abitati non possono che esserci molte antenne di piccola potenza perchè se ponessi una singola antenna che ricopre una vasta area avrei troppi utenti da gestire per la sua capacità.

le antenne radio come per esempio radio vaticana citata dall'utente precedente invece sono diverse: per esse conviene avere poche antenne e belle potenti, dato che una singola antenna è usufruibile teoricamente da infiniti utenti. di conseguenza esse possono creare problemi alla salute di chi vi abita appresso, per questo sono presenti numerosi studi a riguardo
Erica _
2009-11-27 13:34:42 UTC
In questo link trovi un FAQ molto utile ed esaustivo sull'argomento:



http://xoomer.virgilio.it/albpales/Telefonia_mobile/toc-it.htm



Ti cito una piccola parte:



"1) Che cosa sono i ripetitori per telefonia mobile? E ci sono rischi per la salute associati al vivere, lavorare, giocare o andare a scuola nelle vicinanze di un'antenna trasmittente per telefonia mobile?

I ripetitori per telefonia mobile sono radio multicanali a bassa potenza. I telefonini sono radio ricetrasmittenti monocanale a bassa potenza. Quando uno parla usando un telefonino, in realtà parla (contemporaneamente ad altre decine di utenti) con un ripetitore; da lì il segnale si trasmette sulle normali linee telefoniche fisse.

Dato che si tratta di radio ricetrasmittenti, telefonini e ripetitori emettono radiazioni in RF (RadioFrequenza) (questo è il modo in cui funzionano), ed espongono le persone nelle vicinanze a radiazione RF. Comunque, poichè sia i telefonini sia i ripetitori sono di bassa potenza (e corto raggio d'azione), i livelli di esposizione a RF provocati sono generalmente molto bassi.



Vi è consenso nella comunità scientifica, sia negli USA che nel resto del mondo, che la potenza di queste antenne sia decisamente troppo bassa per causare rischi alla salute, a patto che non venga consentito l'accesso diretto alle antenne (v. Q13 e Q14 ).



E' importante prestare attenzione alla differenza fra antenne,gli apparecchi che producono la radiazione in radiofrequenza; e torri o castelli , le strutture su cui le antenne sono montate. Si deve tenere le distanze dalle antenne, non dalle torri che portano le antenne.



E' anche importante rendersi conto che ci sono molti differenti tipi di ripetitori, che variano parecchio in potenza, caratteristiche e possibilità di provocare esposizione a RF."



Seguono poi vari importanti documenti che riguardano le delibere di alcuni stati in materia di salute e antenne.



il rapporto ICNIRP del 1996 [ 1]

le rassegne di Moulder e colleghi del 1999 e del 2000 [ 95, 131 ]

la rassegna della Società Reale del Canada del 2000-2001 [ 99]

il rapporto del gruppo di esperti indipendenti britannici sui telefonini ("Commissione Stewart") [ 128]

il parere IEEE del 2001 [ 26]

la rassegna del 2001 dell'OMS [ 165]

la rassegna 2001 dell' American Cancer Society [ 163]

il rapporto del 2001 dal GAO (USA) [ 168]

il nuovo sito (2002) USA FCC/FDA [189]

il rapporto 2002 del consiglio della sanità olandese [185]



LA PARTE PIU' INTERESSANTE:

"15B) E' vero che alcuni ricercatori hanno dichiarato che ci sono prove che vivere vicino ad una torre trasmittente TV o radio causa un aumento di tumori?

Si e no. Queste dichiarazioni sono state fatte, ma finora nessuna di esse è stata confermata.

Hocking e colleghi [ 28] hanno pubblicato uno studio epidemiologico "ecologico" che paragona comunità "vicine a torri TV" con altre più lontane. Non sono stati misurati gli effettivi livelli di esposizione a RF, ma gli autori calcolano che i livelli di esposizione nelle comunità "vicine a torri TV " variassero fra 0.0002 e 0.008 mW/cm². Nessuna altra fonte di RF viene presa in considerazione, e lo studio è basato su una sola area metropolitana. L'autore riporta un'incidenza elevata del numero totale di leucemie e di quello di leucemie infantili, ma nessun incremento nell'incidenza di tumori cerebrali o di tumori cerebrali infantili.



Nel 1998, McKenzie e colleghi [ 62] hanno ripetuto lo studio di Hocking [ 28]. McKenzie e colleghi hanno osservato la stessa zona, e per lo stesso periodo di tempo; ma hanno fatto una stima più precisa dell'esposizione a RF cui i soggetti andavano incontro nelle varie aree. Essi hanno trovato un aumento di leucemie infantili in un'area prossima alle antenne TV, ma non in altre aree simili prossime alla stessa antenna; e non hanno trovato alcuna correlazione significativa fra l'esposizione a RF e la percentuale di leucemie infantili. Essi hanno inoltre scoperto che la maggior parte delle "leucemie infantili in eccesso" riportate da Hocking e altri erano state rilevate prima che iniziasse la trasmissione TV ad alta potenza 24 ore al giorno. Questa ripetizione dello studio, unita al mancato riscontro in studi più allargati in Gran Bretagna (vedi Q15D ), suggerisce che la correlazione riportata da Hocking e altri [ 28] fosse artificiosa.



Nel 1997, Dolk e colleghi [34] analizzarono un "grappolo" di leucemie e tumori nei pressi di una stazione trasmittente FM/TV di elevata potenza presso Sutton Coldfield, in GB. Essi trovarono che l'incidenza di leucemie adulte e tumori della pelle era elevata nel raggio di 2 km dall'antenna, e che l'incidenza di questi tumori decresceva con la distanza. Non furono trovate associazioni per i tumori al cervello, tumori al seno maschili e femminili, linfomi o altri tipi di cancro.

In seguito a questi risultati, Dolk e colleghi [35] estesero il loro studio ad altre 20 trasmittenti FM/TV ad alta potenza in GB. Fu esaminata l'incidenza di leucemie adulte, melanomi, tumori alla vescica, leucemie infantili e tumori al cervello. Non furono trovati aumenti di incidenze di tumori vicino alle antenne, nè diminuzioni con la distanza. Questo studio esteso non conferma i dati trovati in studi molto più ristretti, come quello degli stessi autori a Sutton Coldfield [34] o quello di Hocking e altri [28] in Australia.



Nel 2002, Michelozzi e altri [196] hanno riportato che l'incidenza di leucemie infantili era elevata nel raggio di 6 km dalle trasmittenti della Radio Vaticana (31 antenne a 4-44 kHz and 0.5-1.6 MHz, con potenze fino a 600.000 W). Gli autori riportano anche livelli elevati di leucemie nei maschi adulti residenti vicino alla stazione trasmittente, ma non nelle femmine.



Nel 2002, Hallberg e Johansson [195] hanno ipotizzato che l'aumento di melanomi riscontrato in Svezia (e altri paesi industrializzati) a partire dal 1960 possano essere attribuite all'esposizione alle trasmissioni radio FM."





Baci


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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