In realtà, l'accumulo di elettricità statica avviene per sfregamento tra le masse d'aria e la terra.
Andiamo con ordine.
L'atmosfera è un copo unico (senza vuoti) ma in diversi punti trovi diverse temperature.
Per i principi della termodinamica, il calore tende a ridistribuirsi uniformemente, per cui l'aria calda sale verso l'alto e quella fredda scende.
Quando una colonna di aria calda sale verso gli strati alti dell'atmosfera, "spinge via" l'aria più fredda che già si trova lì.
Contemporaneamente, l'aria fredda tende a scendere verso il basso per "riempire il vuoto" lasciato dall'aria calda.
I movimenti di queste due colonne d'aria (che possono essere anche molto distanti tra loro) fa muovere anche masse d'aria in orizzontale (l'aria degli strati alti spinta dall'aria calda in salita e l'aria a livello terra spinta da quella fredda in discesa).
Tutto questo movimento genera il fenomeno conosciuto come "vento" (e per questo motivo il vento in quota si muove in verso contrario rispetto al vento a terra).
L'aria messa in movimento in questo modo sfrega la superficie terrestre generando cariche statiche: un po' quello che accade quando sfreghi il classico pezzo di plastica con il panno di lana.
Siccome ci deve essere sempre equilibrio di carica, se l'aria si carica negativamente, la terra si carica positivamente. L'aria secca è un buon isolante, per cui le cariche restano separate e si accumulano sulle due superfici (gli strati alti dell'atmosfera e la terra). La rigidità dielettrica dell'aria secca (ossia la sua capacità di resistere al passaggio della corrente) è pari a circa 3.000 Volt per millimetro, il che significa che per far scoccare una scintilla lunga 1 mm bisogna che le cariche presenti sulle due superfici generino una differenza di potenziale pari a 3.000 V.
I fulmini sono lunghi diversi Km, quindi puoi immaginare da te quanti milioni di V ci siano in una scarica del genere.
In pratica, il fulmine non è altro se non il riequilibrio di tutto il sistema: quando le cariche accumulate agli estremi del campo sono sufficienti, l'aria non riesce più a resistere al passaggio della corrente e si genera una scarica che riunisce le cariche positive e negative neutralizzandole. In tal modo il sistema ritorna in equilibrio ed è pronto per iniziare un nuovo accumulo.
Non a caso ho parlato di aria secca perché i temporali avvengono generalmente solo quando fa molto caldo e c'è poca umidità, altrimenti le molecole di acqua presenti nell'atmosfera impediscono l'accumulo di cariche di segno opposto in quanto conducono corrente.
Spero di non aver ecceduto in particolari tecnici.
Ciao.
J.
Pincopallino, ma ti rendi conto di cosa hai scritto?
Mi riferisco a questo:
"sapendo che il potenziale di rottura dielettrica dell'aria è di 3000 V/mm, un fulmine lungo 300 m sarà generato da una differenza di potenziale di 300 × 3 × 103 = 9 × 105 ≈ 106 V"
Se il potenziale di rottura dielettrica dell'aria è 3.000 V/mm come fa un fulmine di 300 m ad essere generato da una differenza di potenziale di 106 V? Se le equivalenze non sono un'opinione, 300 metri equivalgono a 300.000 millimetri e con 3.000 V a millimetro andiamo ben oltre i 106 V!!!!
Semplicemente non hai tenuto conto delle unità di misura. Infatti hai:
300 metri × (3 × 10^3) V = 9 × 10^5 ≈ 10^6 V.
Dunque NON 103, 105 o 106 MA 10^3 (=10 alla terza, ossia 1.000), 10^5 (=10 alla quinta, ossia 100.000), o 10^6 (=10 alla sesta, ossia 1.000.000).
In pratica, più di 900.000 V che si possono approssimare (simbolo "≈") a circa 1.000.000 di V.
E comunque anche questo calcolo è errato, visto che i 10^6 V finali li devi ancora moltiplicare per 1.000, considerando che nella formula hai usato i metri invece che i millimetri.
STUDIA INVECE DI COPIARE!
J.
OK, cerco di spiegarlo ad un bambino.
Le cariche elettriche positive e negative sono palline di diverso colore che stanno attaccate a due a due (una positiva ed una negativa). Quando l'aria si sfrega sulla terra (il movimento delle masse d'aria credo sia abbastanza comprensibile anche ai bimbi) separa le coppie di palline: una (quella più pesante) rimane sulla terra e l'altra (più leggera) viene portata via dal vento.
Puoi fare il gioco con una pallina da ping pong ed una di gomma piena.
Quando le palline sospese in aria superano un certo numero, l'aria non ce la fa più a sostenerne il peso e le palline cadono tutte insieme verso terra riunendosi con quelle rimaste giù.
Così è abbastanza semplice?
In questo modo puoi introdurre anche il concetto di rigidità dielettrica (=massimo peso che l'aria può sopportare). Siccome le palline sono tutte uguali, oltre un certo numero si supera il peso limite, l'aria si rompe e le palline cadono.
Forse, per renderlo ancora più comprensibile, puoi dire che sono le nuvole e non l'aria a sostenere le palline. Visto che i fulmini avvengono durante i temporali (e dunque le nuvole ci sono ed il vento pure), il gioco è fatto ...... spero!
Ciao.
J.